Archive for maggio, 2011

Incontro 21 giugno 2011

 

Il prossimo incontro, martedi 21 giugno 2011 ore 21.00.

 

 

E' stato proposto, nell'incontro precedente,  il seguente libro da leggere: CASALINGHITUDINE di Clara Sereni. (Argomento: universo famigliare)

Un romanzo straordinario, un libro-culto tradotto in diverse lingue che ha avuto un grandissimo successo anche negli Stati Uniti. Una storia personale e famigliare narrata attraverso il cibo. Il cibo privato, quello degli affetti e della cura, un linguaggio parallelo, in grado di raccontare qualcosa in più o qualcosa di diverso da quello che la parola dice. Semplici ricette scandiscono il racconto di una vita. Ogni piatto, ogni preparazione, rievoca un frammento di memoria, un incontro, un periodo. L'infanzia, i rapporti famigliari, l'amore, l'impegno politico, gli affetti, la maternità…
 

Brevi note bibiografiche

Nasce a Roma nel 1946. Figlia di Emilio, vive e si sposa a Roma, città nella quale rimarrà fino al 1991, anno nel quale si trasferisce a Perugia dove tutt'ora risiede.
Si impose all'attenzione della critica e del pubblico con il libro d'esordio: Sigma Epsilon (1974), una rivisitazione in chiave autobiografica del frenetico impegno politico che aveva caratterizzato la sua generazione. La sua seconda opera, Casalinghitudine, scritta tredici anni più tardi, è una specie di ricettario in cui ogni piatto è legato a un momento particolare del proprio passato, a un ricordo incancellabile. La sua fama si accrebbe con i racconti di Manicomio primavera (1989) e con il romanzo Il gioco dei regni (1993).

Il suo impegno è rivolto non solo alla letteratura, ma anche al sociale e nel campo politico. Nel capoluogo umbro ha rivestito la carica di vice sindaco, con delega alle Politiche sociali dal 1995 al 1997.
Nel 1998, a seguito di una vicenda familiare (il figlio Matteo è psicotico dalla nascita), promuove la Fondazione Città del sole – Onlus (di cui riveste il ruolo di presidente) che si impegna a favore prevalentemente di disabili psichici e mentali gravi e medio-gravi.

 

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Si è parlato anche H/H di Banana Yoshimoto.

“Tutti di solito sono convinti che le persone si separano perché una si è stancata dell’altra, per propria volontà o per volontà dell’altra persona. Ma non è così. I periodi finiscono, come cambiano le stagioni. Semplicemente. E’ una cosa su cui la volontà individuale non ha nessun potere. Viceversa, si ha la possibilità, fino a quando verrà quel giorno, di godere di ogni momento.
Noi due, fino all’ultimo istante, vivemmo nella serenità e nella gioia.”

Il volume contiene due racconti lunghi – Hard-boiled e Hard luck – entrambi ispirati a un tema ormai caro a Banana: quello della morte, declinato nel contrasto tra la sofferenza della perdita, la tentazione di ripiegarsi nel dolore e l’inarrestabile desiderio di rinascita.
Hard-boiled si svolge tutto nello spazio di una notte, ma è un tempo onirico, dilatato dai ricordi e sincopato da una fitta scansione di eventi, sogni, apparizioni e presagi. Dopo una gita solitaria, una giovane donna giunge in un paese dove decide di pernottare. Un’atmosfera sempre più inquietante s’impadronisce di lei e le fa rivivere momenti intensi e dolorosi del suo passato.
In Hard luck la giovane protagonista si reca tutti i giorni in ospedale a trovare la sorella Kuni, in coma per un’emorragia cerebrale. La malattia e, successivamente, la morte le permettono di pensare alla vita in un modo tutto nuovo che, fino a poco tempo prima, non avrebbe neppure immaginato.

Brevi note bibiografiche

Banana Yoshimoto, figlia di Takaaki Yoshimoto (noto anche come Ryūmei Yoshimoto), uno dei più importanti e famosi filosofi e critici giapponesi degli anni sessanta, è nata a Tokyo il 24 luglio 1964. La sorella di Banana, Haruno Yoiko, è una conosciuta disegnatrice di anime giapponesi. Si laureò al college delle arti della Nihon University con una specializzazione in letteratura. Durante quel periodo prese ad usare il suo pseudonimo, Banana, un nome che giudica "carino" e "intenzionalmente androgino".

Nel 1987, mentre lavora come cameriera in un golf-club, Banana comincia la sua carriera di scrittrice. Uno degli autori che la influenza maggiormente è Stephen King, specialmente per quanto riguarda le sue storie non horror. Con il migliorare della scrittura viene molto influenzata anche da alcuni pesi massimi della letteratura come Truman Capote e Isaac Bashevis Singer.

Il suo primo libro, Kitchen, ebbe un successo immediato con oltre 60 ristampe nel solo Giappone. Due film sono stati inoltre girati sul romanzo, uno per la TV giapponese e una versione prodotta a Hong Kong da Yim Ho nel 1997. Banana vinse, sempre per Kitchen, il 6th Kaien Newcomer Writers Prize nel novembre del 1987, l'Umitsubame First Novel Prize ed infine il 16° Izumi Kyoka Literary Prize nel gennaio del 1988.

I suoi lavori consistono in quindici romanzi e sette collezioni di scritti (che includono Pineapple Pudding e Song From Banana). I suoi lavori hanno venduto più di sei milioni di copie in tutto il mondo. Fra i suoi temi preferiti ci sono l'amore e l'amicizia, la potenza della casa e della famiglia e gli effetti della perdita sull'animo umano.

Per l'incontro successivo, fine settembre, si è pensato a Conoscere una donna di Amos Oz. (Argomento: amori difficili)

Documento .pdf con l'elenco dei libri presentato nella riunione del 24 maggio 2011 contenente la descrizione sintetica, editore, prezzo e disponibilità.

Incontro 24 maggio 2011

 

Il prossimo incontro, martedi 24 maggio 2011 ore 21.00, si parlerà ancora della cultura indiana.

 

 

Sono stati proposti, nell'incontro precedente,  i seguenti libri da leggere :

  • Le gesta del Budda (Asvaghosa)
  • Il mio oriente (Schopenhaur)
  • Diventare Dio (Pseudo Meister Eckhart)

Breve resoconto dell'incontro

Si è parlato delle due religioni indiane INDISTA e BUDDISTA, delle loro differenze. Poi è stata introdotta nella discussione la poesia di Giosue Craducci "Canto notturno di un pastore errante dell Asia" (ho messo a lato la lettura della poesia fatta da Arnoldo Foa), e Luca ha detto che c'è un forte legame di questa poesia con le religioni indiane come d'altra parce c'è un forte legame anche con il libro di Terzani "La fine è il mio inizio".

Qual'è la differenza tra Induismo e Buddismo?

L'induismo è un sistema composto di religione, di filosofia e di pratiche culturali nate in India. Gli induisti condividono una credenza basilare nella reincarnazione e in un essere supremo che ha molte forme e molte nature. Risale al 1500 a.C. come sistema di riti e di molteplici divinità {politeismo) e sono poche le pratiche e le credenze che possono dirsi condivise da tutti gli induisti. La gran maggioranza dei 750 milioni di induisti nel mondo vive in India, adora Shiva, Vishnu o Devi, ma adora anche svariati milioni di divinità minori legate a villaggi o a famiglie particolari. L'induismo afferma che le teorie religiose opposte sono aspetti di una sola verità eterna. Il suo obiettivo è di essere liberati dall'ignoranza per raggiungere il Nirvana, che consiste nel diventare uno con l'unicità dell'universo.

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Le gesta del Buddha

Le gesta del Budda (Asvaghosa)

La vita del Buddha – scrive Alessandro Passi – è innanzitutto una grande favola: la storia del bellissimo principe che il padre vuole tenere all'oscuro degli orrori dell'esistenza, e invece accidentalmente li scopre. I mali in questioni sono radicati nello stesso esistere dell'uomo: la malattia, la vecchiaia, la morte. E tali mali non possono essere eliminati dal padre, che pure progetta per il figlio il migliore dei mondi immaginabili. In questo libro, Le gesta del Buddha, ci viene raccontato il percorso di apprendimento svolto dal Buddha, che impara a relazionarsi a questi grandi mali, che solo apparentemente sono invincibili.

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Il mio oriente

Il mio oriente (Schopenhaur)

Tratto da: "E Schopenhauer incontrò Buddha di Franco Marcoaldi – 28/05/2007"
Fonte: La Repubblica [scheda fonte]

La tradizione vuole che il principe Siddhartha Gautama (poi Buddha: il risvegliato), dopo aver vissuto una gioventù dorata, tra mille donne e mollezze d´ogni genere, ebbe la ventura di incontrare la sofferenza sotto le sembianze successive di un mendicante, un malato, un vecchio e un morto. Bastò questo perché il giovane Siddhartha abbandonasse agi e ricchezze e concentrasse tutte le sue forze sulla soluzione di un unico, immenso problema: come sradicare il dolore, che, a suo dire, nasce dalla continua sete dell´Io, destinata inevitabilmente alla frustrazione.

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Diventare DIO

Diventare Dio (Pseudo Meister Eckhart)

L'insegnamento di sorella Katrei
(da ricerche in internet)

L’opera di Eckhart in particolare è un grandioso tentativo di fondazione della fede attraverso la riscoperta del divino che si nasconde nel fondo dell’anima dell’uomo; una riscoperta la cui necessità viene esaustivamente argomentata con i mezzi del discorso filosofico.

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Alberto Lupo legge Kipling “SE”

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Arnoldo Foa legge Leopardi

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