Intervista con Giovanni Di Nicola
In occasione dell'incontro con l'Autore "Giovanni Di Nicola" è stata fatta una intervista per parlare un po' del libro "Nella prospettiva dei tempi".
Parlaci un po' di te
Nato ad Urbino, cresciuto a Fano adesso abito ad Ancona dove lavoro come ricercatore/professore presso l'Università. Laureato in Fisica.
Come convivono le due cose, ricercatore e scrittore; in entrambi i casi si tratta di creatività diversa ma sempre creatività.
La passione dello scrivere è nata più di 15 anni fa.
Parlaci del libro tema di questo incontro "Nella prospettiva dei tempi"
Il libro è nato nel 2006, scritto in 15 giorni durante un viaggio fuori dal continente, problema del fuso orario che mi portava a dormire poco e quindi mi sono messo a scrivere. Dopo circa 4 anni l'ho ripreso, riletto, ho modificato un po' di cose tra cui la parte relativa alla bambina perchè nella prima stesura era solo teoria, ora con la nascita di mia figlia sono passato dalla teoria alla pratica e quindi era necessario fare delle modifiche. In linea di massina dal 2006 al 2010 il libro è rimasto fermo fino a quando non è stato pubblicato.
La storia?
E' in parte autobiografica perché tutta la parte che riguarda la nascita di libro "Clementina", la pubblicazione e la storia dei parrucchieri è tutta vera anche se per necessità narrativa romanzata. La parte che riguarda, invece la vendita nei mercatini, è tutta inventata anche se avrei dovuto farla ma per problemi di lavoro e personali non è mai stata fatta. Il resto è abbastanza di fantasia, ho un amico che assomiglia in parte a Massimo ma non è lui, mi sono inserito un po' io e un po' lui nei personaggi ma solo con brevi tratti di personalità.
Come hai pensato al fatto che il personaggio principiale ha avuto una bambina all'età di 15 anni?
L'idea di massima era che al personaggio all'inizio andasse tutto storto per poi dopo riprendersi, tra le cose veramente negative che potevano capitare era quella di avere una bambina a 15 anni anche se poi nella vita non lo è ma per un 15enne… . Volevo anche che fosse anche orfano, che gli andasse tutto storto nella vita per potersi poi riscattare, volevo che questa personaggio man mano si potesse riscattare e avere anche le cose positive che la vita reale poi da.
In parte però è anche stato fortunato perché la figlia è stata sia figlia, sia madre e sia amica, una ragazza seria che poi lo ha aiutato in molte situazioni complicate della vita, anche sentimentali. Questo personaggio è forse molto idealizzato se non il più idealizzato ma nell'ambito del racconto ci sta perché, in fondo, nella sfiga iniziale si inserisce da subito un personaggio che poi man mano lo aiuta ad avere cose positive nella vita.
C'è una ragione perché la prima parte del libro è molto sintetica rispetto alla seconda?
I primi anni della vita di queste persone sono stati raccontati molto velocemente perché mi interessava raccontate il resto, il riscatto che la vita ti può dare anche se in parte aiutato, anche molto, dall'eredità ricevuta che gli ha permesso di fare le cose che ha fatto con molta tranquillità.
Quali sono i temi del libro?
Sono l'amicia e l'approccio al mondo dell'editoria della letteratura, dell'analisi dei libri.
La storia di amore che sembra andare male poi si risolve è sicuramente una trovata un po' ruffiana perchè doveva servire per far finire bene le cose.