Il film come d'altra parte il romanzo racconta una storia sottile, lineare e apparentemente semplice, quella di Lorenzo, adolescente un po' "fuori dal gruppo", solo e solitario. Lorenzo finge di essere stato invitato in settimana bianca a Cortina dagli amici per …chiudersi nella cantina di casa, attrezzato con libri e fumetti, cibarie (scatolette di tonno, Simmenthal, coca cola, Nutella…), coperte, la play station. Un atto di fuga studiato nei minimi particolare interessato alla propria storia personale e non a ribellarsi al mondo. "Lorenzo tu sei come le piante grasse, cresci senza disturbare, ti basta un goccio d'acqua e un po' di luce", le parole di una vecchia tata di quando era piccolo. Ossessioni e isolamento che Lorenzo, grazie a un'inaspettata visita a sorpresa, a fine storia sente di voler superare.
La sorellastra Olivia, giovane, bella, raggiante, complessa, diversa da lui, gli ripiomba nella vita quasi da sconosciuta. La sorellastra è inaspettata e shockante all'impatto, che nel romanzo e nel film avviene nello stesso modo, con una sola differenza: nel libro Lorenzo riceve una telefonata poco prima, per caso. Nel film invece Olivia piomba in cantina per cercare un vecchio scatolone e che dovrebbe custodire dei soldi, e trova Lorenzo.
Le parole di Ammaniti aiutano a capire, dopo l'irruenza di Olivia nella cantina, anche il suo stato: "seduta sul letto c'era Olivia. Era molto dimagrita e le erano usciti fuori gli zigomi squadrati. Aveva il volto tirato e stanco … non era più bella come due anni prima". Il film risolve quanto detto nel romanzo col silenzio dell'immagine… . Poi, arriva la musica a sostenere e accentuare, ma è una pulita regola del cinema.
Il ritrovo, lo spiazzamento e due strade che si incrociano in un solo unico e ristretto spazio: la strada di Lorenzo, adolescente che "deve" tirarsi fuori e quella di Olivia, la sorellastra allontanata dalla famiglia perché tossica, che finalmente si ferma perché forse ha trovato un appiglio.
Ecco che rimane lì, col fratello di nove anni più giovane, per liberarsi dall'eroina, e per …sopravvivere. Nella cantina Lorenzo, che si era pianificato la settimana da rifugiato solitario, condivide invece con Olivia momenti di rabbia e di lucidità di affetto, di dolore e di sofferenza fisica e morale.
Altre differenze, più congeniali e veloci per il film, dettagli che non mutano la sostanza: la settimana bianca nel film è organizzata dalla scuola, nel romanzo sono amici che non hanno invitato Lorenzo a Cortina. Le differenza carta-pellicola sono dettagli di luoghi e spazi: nel film il divanone di velluto rosso sopra cui Olivia soffre e dorme, e sembra guarire, da Ammaniti è descritto "con i fiorelloni"; nel film Olivia racconta di Bali, nel libro della Maremma.
Viene previlegiata la sostanza, come nel dialogo in macchina fra madre e figlio e nel ballo tra i due fratelli, quando finalmente diventano "io e te", e accorciano la distanza. D
istanza che forse si riforma alla fine della settimana passata insieme, quando si salutano e prendono direzioni diverse: Lorenzo torna verso casa, pieno di buoni propositi per il futuro. Mentre Olivia intraprende speranzosa un'altra strada, dopo essersi "ripulita".
(tratto da: http://www.mymovies.it) Ragazzo solo, ragazza sola
La mia mente ha preso il volo
Un pensiero, uno solo
Io cammino mentre dorme la città
I suoi occhi nella notte
Fanali bianchi nella notte
Una voce che mi parla chi sarà?
Dimmi ragazzo solo dove vai,
Perché tanto dolore?
Hai perduto senza dubbio un grande amore
Ma di amori è tutta piena la città.
No ragazza sola, no no no
Stavolta sei in errore,
Non ho perso solamente un grande amore
Ieri sera ho perso tutto con lei.
Ma lei, i colori della vita
Dei cieli blu
Una come lei non la troverò mai più
Ora ragazzo solo dove andrai
La notte è un grande mare
Se ti serve la mia mano per nuotare
Grazie, ma stasera io vorrei morire
Perché sai negli occhi miei
C'e' un angelo, un angelo
Che ormai non vola più
Che ormai non vola più
Che ormai non vola più
C'e' lei, i colori della vita
Dei cieli blu
Una come lei non la troverò mai più.
Il film come d'altra parte il romanzo racconta una storia sottile, lineare e apparentemente semplice, quella di Lorenzo, adolescente un po' "fuori dal gruppo", solo e solitario. Lorenzo finge di essere stato invitato in settimana bianca a Cortina dagli amici per …chiudersi nella cantina di casa, attrezzato con libri e fumetti, cibarie (scatolette di tonno, Simmenthal, coca cola, Nutella…), coperte, la play station. Un atto di fuga studiato nei minimi particolare interessato alla propria storia personale e non a ribellarsi al mondo. "Lorenzo tu sei come le piante grasse, cresci senza disturbare, ti basta un goccio d'acqua e un po' di luce", le parole di una vecchia tata di quando era piccolo. Ossessioni e isolamento che Lorenzo, grazie a un'inaspettata visita a sorpresa, a fine storia sente di voler superare.
La sorellastra Olivia, giovane, bella, raggiante, complessa, diversa da lui, gli ripiomba nella vita quasi da sconosciuta. La sorellastra è inaspettata e shockante all'impatto, che nel romanzo e nel film avviene nello stesso modo, con una sola differenza: nel libro Lorenzo riceve una telefonata poco prima, per caso. Nel film invece Olivia piomba in cantina per cercare un vecchio scatolone e che dovrebbe custodire dei soldi, e trova Lorenzo.
Le parole di Ammaniti aiutano a capire, dopo l'irruenza di Olivia nella cantina, anche il suo stato: "seduta sul letto c'era Olivia. Era molto dimagrita e le erano usciti fuori gli zigomi squadrati. Aveva il volto tirato e stanco … non era più bella come due anni prima". Il film risolve quanto detto nel romanzo col silenzio dell'immagine… . Poi, arriva la musica a sostenere e accentuare, ma è una pulita regola del cinema.
Il ritrovo, lo spiazzamento e due strade che si incrociano in un solo unico e ristretto spazio: la strada di Lorenzo, adolescente che "deve" tirarsi fuori e quella di Olivia, la sorellastra allontanata dalla famiglia perché tossica, che finalmente si ferma perché forse ha trovato un appiglio.
Ecco che rimane lì, col fratello di nove anni più giovane, per liberarsi dall'eroina, e per …sopravvivere. Nella cantina Lorenzo, che si era pianificato la settimana da rifugiato solitario, condivide invece con Olivia momenti di rabbia e di lucidità di affetto, di dolore e di sofferenza fisica e morale.
Altre differenze, più congeniali e veloci per il film, dettagli che non mutano la sostanza: la settimana bianca nel film è organizzata dalla scuola, nel romanzo sono amici che non hanno invitato Lorenzo a Cortina. Le differenza carta-pellicola sono dettagli di luoghi e spazi: nel film il divanone di velluto rosso sopra cui Olivia soffre e dorme, e sembra guarire, da Ammaniti è descritto "con i fiorelloni"; nel film Olivia racconta di Bali, nel libro della Maremma.
Viene previlegiata la sostanza, come nel dialogo in macchina fra madre e figlio e nel ballo tra i due fratelli, quando finalmente diventano "io e te", e accorciano la distanza. D
istanza che forse si riforma alla fine della settimana passata insieme, quando si salutano e prendono direzioni diverse: Lorenzo torna verso casa, pieno di buoni propositi per il futuro. Mentre Olivia intraprende speranzosa un'altra strada, dopo essersi "ripulita".
(tratto da: http://www.mymovies.it)
Ragazzo solo, ragazza sola
La mia mente ha preso il volo
Un pensiero, uno solo
Io cammino mentre dorme la città
I suoi occhi nella notte
Fanali bianchi nella notte
Una voce che mi parla chi sarà?
Dimmi ragazzo solo dove vai,
Perché tanto dolore?
Hai perduto senza dubbio un grande amore
Ma di amori è tutta piena la città.
No ragazza sola, no no no
Stavolta sei in errore,
Non ho perso solamente un grande amore
Ieri sera ho perso tutto con lei.
Ma lei, i colori della vita
Dei cieli blu
Una come lei non la troverò mai più
Ora ragazzo solo dove andrai
La notte è un grande mare
Se ti serve la mia mano per nuotare
Grazie, ma stasera io vorrei morire
Perché sai negli occhi miei
C'e' un angelo, un angelo
Che ormai non vola più
Che ormai non vola più
Che ormai non vola più
C'e' lei, i colori della vita
Dei cieli blu
Una come lei non la troverò mai più.
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