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Incontro GdL 22 gennaio 2019

Libri in lettura

“Alice e altre storie”, come si intuisce, è un libro di racconti e devo ammettere che me lo sono gustato con calma per assaporarli al meglio tutti e tredici. Infatti ognuno di queste storie trasmette molte emozioni e tante sensazioni. Sono racconti di vita, di persone normali e delle loro esistenze a volte assai difficili e complicate. Devo ammettere che alcuni sono emotivamente molto toccanti e fanno davvero commuovere, tra questi consiglio assolutamente quello che porta il titolo del libro. Io l’ho trovato davvero stupendo e di una intensità pazzesca. Non sono racconti facili da leggere perché risvegliano i noi forti emozioni e si percepiscono, a volte, le sofferenze e le difficoltà dei protagonisti delle 13 storie, inoltre molte di queste sono davvero istruttive ed illuminanti, ci mostrano le vicende vissute e i problemi davvero in modo reale, schietto ed onesto.
Solo pochissimi di questi racconti non mi hanno particolarmente colpito, infatti per la maggior parte li ho trovati appassionanti. Quando si tratta di storie di vita è quasi impossibile restare impassibili, perché almeno una delle vicende narrate sicuramente ci riguarda personalmente o conosciamo amici o parenti che ci sono passati, che hanno dovuto affrontare le situazioni dei protagonisti.
I temi che vengono affrontati sono, infatti, vari e molto importanti, toccano le corde del cuore e della sensibilità umana anche di coloro che cercano di non farsi coinvolgere restando granitici, sono convinto che almeno uno di questi racconti riuscirà a scalfire un pochino il cuore di tutti.
Gabriella La Rovere, infatti, con la sua penna molto limpida, scorrevole ed incisiva arriva al lettore, provocandogli e regalandogli forti emozioni, sa scegliere le parole più adatte ad ogni singola situazione.
A mio avviso, questo è  uno di quei libri da leggere non soltanto una volta, ma almeno un paio per cogliere al meglio la profondità delle vicende narrate, la sofferenza di alcuni protagonisti, le speranze di altri, i sogni e i desideri di altri ancora.

 

Nelle Sacre scritture sono il trono di Dio, nella mitologia greca rappresentano la sapienza, per i romantici sono state lo scenario ideale. Le nuvole, così eteree e libere, hanno sempre esercitato un grande fascino su artisti e scrittori.
Matteo Cellini, insegnante di scuola media e autore tra l’altro di fiabe per bambini (ma in realtà destinate agli adulti) ce ne offre una visone tutta sua. Lo scrittore di Urbino con parole e immagini (le illustrazioni sono di Valerio Berruti) racconta che là, sopra quei soffici cuscini è pieno di bambini che aspettano di nascere. Tutti siamo stati lì in quella soffice sala d’attesa un tempo, anche se poi lo abbiamo dimenticato…
Uno di loro, Tommaso Sili, racconta del tempo che ha passato a pancia in giù a guardare quello che succedeva in Terra, mentre aspettava di essere “chiamato” nella sua casa, nella cittadina di Urbania tra le verdi colline delle Marche.
Da là sopra, con i miliardi di potenziali fratellini e sorelline, aspettava trepidante che i suoi futuri genitori si incontrassero, si innamorassero e intanto si divertiva a saltare e giocare. In attesa di conoscere la sua famiglia ha anche fatto un viaggio per vedere “luoghi che una volta nati sarebbe stato molto difficile vedere”, come per esempio quella collinetta chiamata Hollywood…
Anche se il tono è quello della favola, le domande che attraversano queste pagine sono tutt’altro che “leggere”, ma affrontano i grandi interrogativi dell’esistenza. Una tra tutte: ma noi da dove veniamo?

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Alberto Lupo legge Kipling “SE”

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Arnoldo Foa legge Leopardi

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