Incontro 4 settembre 2012

Incontro del gruppo di lettura presso la Biblioteca Comunale ore 21.00, P.zza Garibaldi 3, primo piano.

 

 

 

SULLA STRADA (On the road)

Jack Kerouac

Sulla strada (titolo originale: On the Road) è un romanzo autobiografico, scritto nel 1951, dello scrittore statunitense Jack Kerouac ((Lowell, 12 marzo 1922 – St. Petersburg, 21 ottobre 1969)), basato su una serie di viaggi in automobile attraverso gli Stati Uniti, in parte con il suo amico Neal Cassady e in parte in autostop.
«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»
«Dove andiamo?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare». »
(Jack Kerouac, On the road, pg.17)
Pubblicato per la prima volta il 5 settembre 1957, il libro divenne in seguito un testo di riferimento, quasi un manifesto, a ispirazione della cosiddetta "Beat generation. Il romanzo è stato inserito dal critico Richard Lacayo, nelle prime 100 novelle del secolo 19° e ha venduto 3 milioni di copie[6]. Il critico John Leland dimostra, a volte in modo ironico, che si tratta di un libro pieno di lezioni su come crescere.
E' stata pubblicata in italiano la versione non censurata di "On the road", quella scritta sul "rotolo". In tale versione sono presenti paragrafi tagliati nell'edizione del 1957 e i nomi dei personaggi sono quelli reali.

Copertina libro

Kerouac voleva trarre un film dal romanzo e propose a Marlon Brando di lavorare assieme ma non se ne fece nulla.
Le riprese di un adattamento cinematografico sono iniziate il 4 agosto 2010, per la regia di Walter Salles[13].
Il romanzo, costruito in cinque parti e scritto sotto forma di episodi, è ambientato alla fine degli anni 40 e descrive i giovani del movimento culturale della Beat Generation, in viaggio su tutto il vasto territorio americano.
Nella 1ª parte si parla del viaggio in autostop e in autobus da New York a Chicago, a Denver, a San Francisco, a Sabinal (oggi Selma), a Pittsburg, a New York e di nuovo a Paterson, dal luglio 1947 alla fine di ottobre dello stesso anno.
Nella parte 2° si parla della storia dei viaggi di Sal (Jack Kerouc) e Dean (Neal Cassady suo amico), dal Natale 1948 a febbraio 1949.
La 3ª parte descrive il soggiorno di Sal a Denver, nel 1949 e il viaggio da San Francisco a Denver, a Chicago e a New York insieme a Dean. Sal profondamente attirato e influenzato dallo stile di vita dell'amico, quando egli ritorna nell'Ovest decide di raggiungerlo
La 4ª parte parla dell'incontro fra Sal a Dean a New York, nell'estate del 1950, il viaggio di Sal fino a Denver, il viaggio con Dean in Messico, dove avviene la rottura fra Sal e Dean.
La 5ª parte parla dell'ultimo viaggio da Città del Messico verso New York di Sal, nell'autunno 1950, dell'incontro a Laredo di Sal con Laura, pseudonimo di Joan Haverty, che diventò la seconda moglie di Kerouac.

STRADE BLU William Least Heat-Moon (Kansas City, 27 agosto 1939)

William Least Heat-Moon

«Un tempo, sulle vecchie cartine d'America, le strade principali erano segnate in rosso e quelle secondarie segnate in blu. Adesso i colori sono cambiati. Ma subito prima dell'alba e subito dopo il tramonto – brevi istanti né giorno né notte – le vecchie strade restituiscono al cielo un poco del suo colore, assumendo a loro volta un tono misterioso di blu».
(È sulle strade blu che si svolge il viaggio di tre mesi di un solitario mezzo pellerossa che, rimasto privo del suo lavoro e della sua donna, va a ricercare un poco di interesse alla vita in un itinerario circolare che lo porta e riporta da Columbia, Missouri a Columbia, Missouri, attraverso le Caroline, il Texas meridionale, lo stato di Washington, il Montana e il New England. E ritrova, ricostruisce, riscopre, l'America periferica.)
 

E’ la storia di un viaggio compiuto nel 1978, attraverso le strade secondarie che, nella cartografia stradale americana erano segnate in blu. E’ il resoconto di un viaggio “interiore”, sia geografico sia psicologico, alla ricerca di un significato che la sua vita, in quel periodo, aveva perduto. Siracconta l’America “minore”, quella meno celebrata e conosciuta. Un’America che forse non esiste più (forse). Un viaggio durato tre mesi, realizzato con un vecchio furgone a cui ha dato il nome di Ghost Dancing (la Danza degli Spiriti) adattato a “casa mobile” molto spartana. Ha la forma di un reportage”, intercalato con dettagliate informazioni storiche inerenti ai luoghi che “tocca”. E’ il racconto di paesi, paesani e paesaggi “minori”: un diario minimalista. Con questo libro William Least Heat-Moon, il quale ha discendenze inglesi-irlandesi ed Osage, una tribù pellerossa dalla quale ha “ereditato” il nome (William Luna del Caldo Minore), ha contribuito alla rinascita del genere “on the road”.
Il mio consiglio è di leggerlo, avendo cura di non portarselo in viaggio come unico testo con il quale dedicarsi alla lettura: le 502 pagine (della recente edizione Einaudi) sono infatti composte di tantissimi brevi “resoconti” quasi giornalieri, della lunghezza di una-quattro pagine. Non lo considero quindi adatto ad una lettura prolungata: è il classico libro da tenere sul comodino (o sulla spiaggia) per sfogliarne alcune pagine prima di addormentarsi (come ho fatto io). Quando lo riprenderemo in mano il giorno dopo, da qualsiasi punto riprenderemo, non avremo alcuna difficoltà a ricostruirne la trama (inesistente come in ogni diario).

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