Incontro con Cristina Petit 7 luglio 2015
Incontro con l'autore "Cristina Petit".
Sarà l'occasione per parlare di alcune sue pubblicazioni e confrontarsi con l'autrice.
Incontro con l'autore "Cristina Petit".
Sarà l'occasione per parlare di alcune sue pubblicazioni e confrontarsi con l'autrice.
INCONTRO CON L’AUTORE” Cristina Petit 7 Luglio 2015 (56.44)
L’incontro si è svolto presso la Sala Consiliare del Comune di Monte Porzio, coordinato dal presidente dell’Associazione Monte Porzio cultura.
D.Ti presenti per chi non ti conosce
Sono mezza marchigiana, amo moltissimo le Marche e soprattutto Monte Porzio. I miei genitori hanno entrambi un genitore di Pergola, quindi ho anche dei nonni di Pergola, una è ancora viva.
Passavo le estati tra Pergola e Monte Porzio, la casa di Monte Porzio era la casa estiva della famiglia di mia madre. Le estati le passavo qua con la famiglia di mia madre e a Pergola con quella di mio padre.
Tre mesi nelle Marche. Anche i miei tre figli si sono affezionati a queste zone insieme ai loro amichetti che non vorrebbero andare più via da qui.
Insegno alle elementari, di ruolo da 8 anni, sono stata alle medie, poi ancora alle elementari, alla materna, ho fatto un po’ di giri prima di entrare di ruolo. Insegno nell’area logico/matematica anche se avrei preferito italiano, faccio molte attività. Diciamo che insegno la matematica un po’ artistica.
Ho cominciato a scrivere in un blog mettendo dei pensieri, veramente quasi per scherzo nel senso che mi appuntavo delle cose nei quaderni che poi trasferivo nel blog. Poi, con il passare del tempo, mi sono detta che questo poteva essere un modo di confronto con altri e così sono andata avanti. Per me serviva per scaricare, in parte la tensione che si accumulava durante le ore di insegnamento. Insegnavo in un quartiere problematico di Bologna, quello della “uno bianca” tanto per intenderci, quindi la scuola si po’ considerare quasi una scuola di frontiera, dove le famiglie sono molto assenti, i bambini poverini …, mi venivano delle arrabbiature perché sarebbe bastato poco affinché questi bambini fossero meno disagiati; la scuola non arriva dappertutto e allora vedevo che scrivendo queste cose riuscivo a staccarmi e ad essere più lucida, questo valeva anche per le cose belle.
Ogni giorno avevo questo compito che mi serviva da terapia e poi qualcuno mi dice: “Perché non mandi quello che hai scritto ad un editore?” L’ho mandato via email e dopo quattro ore dall’invio, ricevo la risposta nella quale mi si diceva che l’argomento era di suo interesse.
Avevo pubblicato il mio libro, anno 2011.
Non mi interessava minimamente scrivere, il mio interesse era illustrare per i bambini, quello si!
Grazie a questo libro “Maestrapiccola” mi si sono aperti dei canali, ho fatto vedere alcune cose e così sono nati tutti gli altri libri per bambini dove le illustrazioni sono la parte preponderante , i testi, pochi, sono di corollario alle immagini.
D. Il libro non è indirizzato ai bambini, è un libro sul mondo dei bambini indirizzato agli adulti
È un libro dove parlo dei bambini ma è per adulti. Lo iniziano a leggere i bambini quando hanno finito il percorso della scuola elementare, bambini che sono usciti dal mondo che viene descritto nel libro; molti lo hanno letto e qualcuno mi ha detto anche delle cose molto belle.
Sono tutti episodi veri a cui ho cambiato i nomi e delle volte anche il sesso se serviva per evitare che venissero riconosciuti perché nel frattempo io insegnavo.
Ripeto è tutta realtà, anche se alcuni episodi non sembrano molto reali, lo sono.
D. Ti ricordi un’ episodio particolare di quelli che hai scritto? Non so, per esempio quella della sirena
Quello mia sconvolto, era in estate perché io sono convinta che questa bimba possa aver visto veramente … . Guardando in internet scopro che da giugno a settembre di quell’anno, sulle spiagge della Sicilia sono stati ritrovate diverse donne morte; dai fatti reali nascono le storie e se Giulia con le sue amiche avesse ritrovato un corpo prima della polizia? (pag. 26).
– Consigli per i genitori
Quando apro la riunione con i genitori della prima elementare dico sempre che far vedere la televisione ai bambini prima di venire a scuola è una cosa altamente dannosa perché così vengono sottoposti alla visione di un cartone animato che ha una velocità diciamo 50, arriva a scuola dove la maestra ha velocità 1, nascono così problemi di concentrazione.
Quando un bambino fa la colazione, senza televisione csi mette sicuramente di meno e si prepara, involontariamente alla giornata che lo attende.
“L’ha detto la maestra, domani non la guardi!”
Si capisce subito se un bambino ha guardato la televisione;
“tu hai guardato la televisione?”
“ma … ma solo cinque minuti”
D. Hai fatto anche qualche rappresentazione sui libri che hai scritto?
Si, di “Piccolo buio” ne abbiamo fatto uno spettacolo teatrale che ha girato per l’Italia. Lo abbiamo organizzato io, mio marito e i miei tre figli.
È uno spettacolo per bambini.
– Come sei passata a scrivere “Qualcosa che somiglia al vero amore”, un libro per adulti dopo averne scritto ben 16 per i bambini? Ci sono anche qui i bambini, ci sono i libri per bambini, ci sono i libri per curare alcune patologie, c’è una bella storia d’amore, c’è Parigi.
Il libro è stato scritto qua quando ero in vacanza tra Marotta e Monte Porzio. Non facevo parte del circuito degli editori di romanzi quindi mi sono messa, come tanti altri autori di primo romanzo, a inviare la presentazione a diversi editori italiani.
In generale vien fatta una sinossi di almeno una pagina per descrivere il lavoro, nel mio caso ho scritto una micro-sinossi (perché non mi piace molto scrivere le sinossi) che è la stessa utilizzata da Albert, uno dei protagonisti, per presentare il suo volume all’editore (pag. 106):
Piccola favola d’amore e di libri ambientata in una Parigi senza tempo.
Romanzo quasi vero se non fosse inventato.
Tempo di lettura: 4 ore su una buona poltrona e 5 in metropolitana.
Siccome stavano uscendo una marea di libri su Parigi e questo poteva essere un limite, ho aggiunto:
Potrei essere disposta a cambiare la città o anche no!
Niente altro, è andata bene!.
D.Quali sono i personaggi del romanzo “QUALCOSA CHE SOMIGLIA AL VERO AMORE”
ALBERT è un giovane scrittore che si innamora di una ragazza incontrata alla fermata della metropolitana
CLÉMENTINE La ragazza allegra e spensierata che aiuta i bambini problematici con il potere terapeutico dei libri e delle parole
HECTOR Il saggio portinaio che coltiva con amore il suo giardino ma anche le amicizie
ADELAIDE VALENTINE La pianista che incanta i condomini con le sue affascinanti melodie
RÉMY Il bambino che ha inventato il rito del loro palazzo di Rue le Monde 14: il tè del mercoledì. Lo possiamo definire come il vero protagonista del romanzo
DELPHINE La sorella adolescente di Rémy che resta sempre chiusa nella propria stanza per paura del contatto con gli altri
La trama del libro? Niente da dire, bisogna leggerlo
Ringrazio Cristina per aver accettato il mio invito e i partecipanti all’incontro, speriamo di risentirla il prossimo anno per parlare del suo prossimo romanzo. Un caloroso ringraziamento a Claudia Cattalani che ha avuto la gentilezza di preparare un disegno per la locandina.
Ci vediamo per i prossini appuntamenti dopo le ferie