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Incontro con l’autore – 10 giugno 2022
Segue intervista fatta durante l'incontro.
INTERVISTA
Presentati per farti conoscere ai presenti
Io non so chi sono io. Sono uno che è capitato da queste parti al seguito della famiglia quando avevo 17 anni ho fatto l’ultimo anno di liceo qui a Fano poi sono andato via per diversi anni. Lavoro a Pesaro. Per diletto scrivo, ho scritto parecchi libri, mi piace molto scrivere. per un periodo ho fatto teatro Cabaret, ho scritto parecchio per il teatro, negli ultimi anni mi sono dedicato più alla narrativa romanzi e raccolta di racconti.
Esperienze
Finito il liceo avevo bisogno di andare a lavorare, ho fatto per diversi anni l'operaio e poi ho cominciato a fare il programmatore, sono andato all'estero per la "cooperazione allo sviluppo", allora si chiamava così, sono stato più di cinque anni in Nicaragua nel periodo chi ci fu la rivoluzione sandinista, ho anche assistito alla fine della rivoluzione. In quel periodo ho scritto "17 differenti tonalità di verde", ebbi l'onore di essere presentato da Paolo Volponi. Il libro piacque molto. Dopo non ho scritto più niente per molti anni. Sono tornato nel '92 nel momento di tangentopoli, nei giorni di Falcone e Borsellino, ho ritrovato un paese abbastanza disastrato e sono ripartito sempre partecipando alla cooperazione internazionale ma fu tutto azzerato. Per un anno sono rimasto senza lavoro. dopo mi sono avvicinato alla cooperazione sociale, ho cominciato a lavorare nel campo informatico legato all'handicap con progetti nuovi sperimentali europei. Mi sono dedicato quasi subito nella cooperazione sociale, dove lavorano persone o disabili o pazienti psichiatrici o alcolisti o tossici dipendenti o detenuti.
Sono quasi trenta anni che lavoro in questo ambito. Ora sono presidente di una cooperativa di Pesaro abbastanza grande Lavoro con persone che hanno diversi tipi di disagio e con persone a cui piace stare in contatto con queste persone che a volte sono più disagiate di quelle che hanno una diagnosi certificata.
Nei miei libri questa realtà viene fuori molto spesso.
Com'è nata l'idea di questo libro, parlare di un amministratore di sostegno
L'amm. di sostegno sta diventando sempre più importante soprattutto per gli anziani, la mia esperienza è legata soprattutto a questa figura che viene assegnata a persone disabili, persone che non sono in grado di badare a sé stessi dal punto di vista economico. Riguarda anche persone che non hanno disabilità, per esempio nel libro c'è una persona "ludopatica" che i soldi se li gioca.
Molte persone con cui lavoravo a Pesaro avevano un amm. di sostegno, sempre la stessa persona che ad un certo punto ha avuto un malore, ora si è risolto tutto positivamente. Le persone che gestiva da un giorno all'altro si sono trovate senza soldi e non sapevano come fare. Si era creata una situazione di panico.
Nella trama ho inserito molte storie tratte dalla vita reale che incontro ogni giorno nel mio lavoro. il libro è scritto in prima persona al femminile, questo mi ha molto divertito. Questa donna che per lavoro si occupa di trovare lavoro alle persone seguite dall'amm. di sostegno (che poi sono i principali indiziati) dopo aver scoperto il cadavere non si fida della polizia e decide svolgere da sola le indagini pensando di tutelarle e si mette in situazioni al limite. Questa è una cosa tipica di queste persone che cercano di fare molto di più del loro compito. Questo libro l'ho ambientato in Ancona, è un tentativo di uscire dal guscio, dall'autobiografico (abito a Fano). Ancona è una città che conosco bene, ci sono dentro storie della famiglia di mia madre, in particolare la storia di un partigiano cugino di mia madre. La città di Ancona mi piace molto, la frequentavo da giovane durante le vacanze che passavo da mia nonna.