Incontro GdL 16 aprile 2019

Alla fine, ognuno di noi s'innamora di chi ci guarda per un attimo e poi ci sfugge per sempre

Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: "Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da baby sitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato. So che un giorno tornerai è un romanzo sulla ricerca delle nostre origini, la scoperta di chi siamo e la magia degli amori che sanno aspettare.

 

One Response to “Incontro GdL 16 aprile 2019”

  • admin scrive:

    “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” Antonello Venditti.
    La storia si svolge alla fine degli anni 60 a Trieste e dintorni.
    La trama è abbastanza complicata perché ci sono tanti personaggi e tante storie che si intrecciano continuamente anche se l’intero romanzo è incentrato sul personaggio di Emma, figlia di Angela e Pasquale.
    L’autore approfitta di tutti i personaggi per raccontare diverse storie, fare salti temporali e ripercorrere, in fondo, tutta la vita di Emma, dalla nascita andando avanti fino a quando diventa mamma e oltre. Emma è una donna pervasa di normalità, non abituandosi mai alla mancanza di un affetto materno che sente fino nel profondo del suo essere, tenta sempre di comportarsi come un maschio perché sa che se fosse nata di sesso maschile la sua vita sarebbe stata più felice insieme alla mamma e non coi nonni che hanno fatto di tutto e di più per non fargli mancare l’affetto di cui aveva bisogno.
    Angela, la mamma di Emma, è rimasto un personaggio adolescente, vive in mondo suo di ricordi, del suo amore per Pasquale, di pensieri e di dolore. Soprattutto il ricordo, mai sopito, che le porta tanta tristezza del suo amore adolescenziale che ha portato alla nascita di Emma, mai accettata in quanto donna e mai riconosciuta da Pasquale. Forse solo con l’evolversi della storia avviene un ravvicinamento con Emma diventata mamma anche lei. Non sarà mai un rapporto madre-figlia.
    In conclusione, il romanzo mette in mostra quanto possono essere complicati i rapporti familiari, gli amori che sanno aspettare e mai corrosi dal tempo che inevitabilmente passa per tutti.
    “Alla fine, ognuno di noi si innamora di chi ci guarda per un attimo e poi ci sfugge per sempre.” Luca Bianchini – So che un giorno tornerai.

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