Anteprima pittori incontro 23 gennaio

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Anteprima notizie su alcuni pittori di cui si parlerà nell’incontro di giovedì 23 febbraio (in ordine alfabetico).

 

 

Jean-Baptiste Camille Corot

Jean-Baptiste Camille Corot (Parigi, 26 luglio 1796 – Ville-d’Avray, 22 febbraio 1875) è stato un pittore francese di paesaggi.

Corot lavorò con lo stile dei realisti e dei romantici del suo tempo. Tra i pittori classificati nelle scuola di Barbizon, l’arte di Corot è più individuale di quella di Rousseau, le cui opere sono più rigorosamente tradizionali; è anche più poetica di quelle di Daubigny, che è, tuttavia, il più grande rivale contemporaneo di Corot; e diversa nei colori e nei particolari da quella di J-F. Millet, che ha pensato più alla cruda verità che ai minuziosi particolari delle piante.

Gli storici hanno diviso piuttosto arbitrariamente il suo lavoro in periodi, ma il punto di divisione non è mai determinato, poiché spesso ha completato un’immagine anni dopo averla cominciata. Nel suo primo periodo ha dipinto in modo tradizionale e “stretto”; — con precisione minuta, profili chiari e con definizione assoluta degli oggetti, dappertutto. Dopo il suo cinquantesimo anno i suoi metodi sono cambiati verso una larghezza dei toni e con un approccio alla potenza poetica e in seguito, per circa 20 anni, a partire dal 1865 circa in poi, il suo modo di dipingere è diventato pieno di mistero e di poesia. Durante i suoi 10 anni finali si è trasformato nel Père (padre) Corot dei circoli artistici parigini, dove era considerato con affetto personale e riconosciuto come uno dei cinque o sei pittori di paesaggio più grandi che il mondo avesse visto, con Lorrain, Friedrich, Turner e Constable.

Gustave Coubert

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e5/Gustave_Courbet.jpg

Jean Désiré Gustave Coubert (Ornans, 10 giugno 1819 – La Tour-de-Peilz, 31 dicembre 1877) è stato un pittore francese, il più rappresentativo del movimento realista francese del XIX secolo.

Conosciuto soprattutto come il Sergyi del momento (e accreditato anche dell’invenzione del termine stesso), Courbet è pittore di composizioni figurative, paesaggi e paesaggi marini. Si occupa anche di problematiche sociali, prendendosi a cuore le difficili condizioni di vita e lavoro dei contadini e dei poveri. Il suo lavoro non può essere classificato come appartenente né alla scuola romantica, all’epoca predominante, né a quella neoclassica. Courbet crede invece che la missione dell’artista realista sia la ricerca della verità, che aiuterebbe ad eliminare le contraddizioni e le disuguaglianze sociali[1].
Plage de Normandie. (c. 1872/1875). Washington D.C.: National Gallery of Art.

Per Courbet il realismo non ha a che fare con la perfezione del tratto e delle forme, ma richiede un uso del colore spontaneo ed immediato, che suggerisca come l’artista grazie all’osservazione diretta ritragga anche le irregolarità della natura. Ritrae la durezza della vita e, così facendo, sfida il concetto di arte accademico tipico della sua epoca, attirando su di sé la critica di aver deliberatamente adottato una sorta di “culto della bruttezza”.

Honoré Daumier

Honoré Daumier (Marsiglia, 26 febbraio 1808 – Valmondois, 10 febbraio 1879) è stato un pittore, scultore, litografo e caricaturista francese. È noto soprattutto per le sue vignette di satira politica realizzate con la tecnica litografica.

Altre info

 

 

 

Jean-François Millet

Jean-François Millet (Gréville-Hague, 4 ottobre 1814 – Barbizon, 20 gennaio 1875) è stato un pittore francese.

All’inizio della carriera, Millet si dedicò ai ritratti, un genere sempre richiesto, che gli permetteva di guadagnare il minimo per vivere. Adeguandosi alle mode, tentò anche un genere che richiamava il rococò del XVIII secolo: rappresentò scene mitologiche e allegoriche, con scene campestri spensierate.

Dal 1850 si cimentò con le incisioni: dopo i primi esperimenti necessari a prendere padronanza con la tecnica, eseguì stampe tratte da suoi dipinti, ma anche riprendeva nei quadri soggetti già incisi.

Nel periodo di Barbizon, si dedicò a rappresentazioni di scene agresti a metà strada tra il naturalismo e il realismo: i protagonisti dei suoi dipinti, contadini o persone delle classi più umili, sono ritratti con una grande dignità e forza d’animo. Sono queste le opere che vennero più volte riprese da artisti come Vincent Van Gogh e Salvador Dalí.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

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