Incontro 19 aprile 2012

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Qualche notizia relativa ai pittori di cui si parlerà nel prossimo incontro.

Preraffaelliti

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera e altre fonti internet.
Riunitisi in Confraternita, a Londra nel 1848, i Preraffaelliti intendono opporsi all’arte accademica, riacquistare il senso etico dell’operare dei primitivi e, nel contempo, esprimere contenuti della modernità; connota le loro prime opere un linguaggio vivido e analitico, in bilico fra una tensione molto determinata verso il dato naturalistico e la predilezione per materiali storici e arcaizzanti, nutriti di emozioni romantiche.
Attenti ai problemi sociali, interessati al mondo della scienza, sono insieme astratti e respinti dal progresso tecnico: pensiamo al rapporto indubbiamente condizionante con la fotografia, o alla polemica allarmata e premonitrice contro lo sviluppo dell’industrializzazione. Non è facile chiudere in definizioni calzanti un fenomeno, rivelatosi presto eterogeneo per l’apporto invero differenziato dei tre protagonisti (Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt, John Everett Millais), cui si aggiunge il contributo,di un artista della generazione precedente: Ford Madox Brown-Ragazzi -i primi tre – Intorno ai vent’anni, associatisi in nome di una imperiosa, anche se generica, volontà di ribellione, con atteggiamenti che ricalcano, in qualche modo, le diatribe dell’eroe prediletto da Rossetti: William Blake; dominati dall’ansia’ di liberarsi dalla tirannia dell’esempio post-rinascimentale, dall’uso “sporco” del colore nella pittura ufficiale, dalla trivialità di molta produzione contemporanea. Ansiosi di qualificarsi socialmente, cercando magari avalli autorevoli, quale quello di John Ruskin che, nel 1851, si ergerà a loro difensore contro le aggressioni della critica.
Il nome esprime, owiamente, il rifiuto di Raffaello e di tutta quell’arte che, per realizzare “la bellezza”, ha tradito “la verità”, e sottende una consapevole emulazione della pittura primitiva anche se Holman Hunt mirerà a minimizzarne l’influsso, affermando, come principio base del preraffaellismo, un ritorno alla natura “tout court”. Gli elementi arcaizzanti, in realtà, rimarranno a lungo importanti nel solo Rossetti, ma è sulle due polarità di naturalismo e primitivismo che si gioca, all’inizio, l’avventura preraffaellita.
Concetti ambigui entrambi, anche se determinanti nel creare uno stile che caratterizzerà (negli anni fra il 1850 e il 1860) un nutrito gruppo di artisti, riconoscibili per un vago medioevalismo di temi e di gusto, o per la tecnica del fuoco ravvicinato sui particolari e per l’uso di colori puri, per l’aspirazione a trattare in modo prosaico soggetti poetici, storici o religiosi, o per la scelta di episodi di vita contemporanea negli epigoni della Confraternita spesso tratti quasi di peso dalle pagine più sentimentali di Dickens e di Trollope.

LogoDante Gabriel Rossetti
Nato il 12 maggio 1828 a Londra, fu battezzato secondo il rito cristiano con il nome di Gabriel Charles Dante Rossetti. Grazie alla sua grande sensibilità e ad un ambiente ricco di fermenti culturali (il padre aveva un vero e proprio culto per Dante Alighieri che poi si trasmetterà anche al figlio), si interessa fin da piccolo alla pittura e alle più varie discipline artistiche. Infine, è da rilevare anche l’atmosfera di pietismo e di salda religiosità che si respirava in casa sua. La madre, non a caso, insisteva che conoscesse e capisse la Bibbia e il catechismo.
Nel 1848, insieme ad altri due artisti del calibro di Hunt e Millais, dà vita alla “Confraternita Preraffaellita”, un progetto che intende essere nello stesso tempo un gruppo di lavoro e la concretizzazione di una visione estetica basata sul rifiuto della pittura accademica di origine rinascimentale (da qui l’atteggiamento polemico nei confronti della pittura anteriore a Raffaello). Lo stile si ispira fortemente alla cultura medievale e primo rinascimentale ed è basato sulla ricerca di una “verità” di rappresentazione che passa anche per un uso peculiare dei mezzi coloristici. Infine, il gruppo desiderava ribellarsi alla natura convenzionale della società Vittoriana.
LogoHunt William Holman

Il pittore inglese pre-raffaellita, William Holman Hunt, nome d’arte di William Hobman Hunt, nasce a Londra il 2 aprile 1827.

Lavora per diversi anni come impiegato per poi lasciare il mondo del commercio per dedicarsi allo studio dell’arte presso il British Museum e la National Gallery.

Nel 1844 entra alla Royal Academy dove si unisce al lavoro degli artisti Millais e Rossetti per sviluppare le teorie preraffaellite sull’arte e per fondare nel 1848 il gruppo dei preraffaelliti.

La sua prima tela che rappresenta questi temi è Rienzi, esposta alla Royal Academy nel 1849.
Il suo stile è caratterizzato dal colore chiaro, duro, illuminazione brillante, e la definizione accurata dei dettagli.

Durante tutta la sua vita l’arte di Hunt si è dedicata infatti ai concetti preraffaelliti, come si nota in opere quali La luce del mondo, Il capro espiatorio e L’ombra della morte.

Le sue opere, nonostante l’iniziale diffidenza, furono elogiate dal gruppo dei preraffaelliti proprio per la grande attenzione al dettaglio, l’uso vivace del colore e il loro complesso simbolismo: profondamente colpiti soprattutto da quest’ultimo aspetto furono John Ruskin e Thomas Carlyle.

Nel 1854 Hunt va in Terra Santa per rappresentare scene della vita di Cristo. Lo scopo di questo viaggio è quello di acquisire una totale verità storica e archeologica.
LogoJohn Everett Millais

Sir John Everett Millais (Southampton, 8 giugno 1829 – Londra, 13 agosto 1896,) è stato un pittore e illustratore inglese dell’età vittoriana, cofondatore della confraternita dei preraffaelliti.

Nato da una famiglia originaria della contea dello Jersey a soli undici anni venne ammesso alla Royal Academy per coltivare il suo naturale talento per il disegno.

Alla fine degli studi, con i compagni William Holman Hunt, Dante Gabriel Rossetti e Thomas Woolner, fonda la confraternita dei Preraffaelliti, piccola corrente che che sostiene, per l’arte figurativa, il ritorno ai “primitivi”, agli artisti prima di Raffaello e di Michelangelo, ossia prima del peccato d’orgoglio che aveva fatto dell’arte un’attività intellettuale.

Il movimento preraffaellita é un aspetto della tendenza romantica a rivalutare il Medioevo e a ricondurre l’arte alla espressività religiosa, correndo parallela alle correnti dei “primitifs” francesi e alla corrente dei “puristi” italiani.

I Preraffaelliti si ispirano alla leggenda di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, prendono ispirazione dai personaggi di Shakespeare e dalle immagini della poesia contemporanea.

Considerato il vero talento della Confraternita, capace di fondere il medievalismo romantico di Rossetti e lo spirito di osservazione di Hunti, John Everett Millais, realizza i suoi dipinti secondo la poetica dei preraffaelliti, oggetto di violente controversie da parte di alcuni critici.
LogoFord Madox Brown

Ford è nato a Calais. figlio di un commissario di bordo, studia in continente: a Bruges, a Gand, poi all’Accademia di Anversa. A Parigi conosce la grande pittura: da Rembrandt agli spagnoli, ai romantici contemporanei. A Londra, nel 1844 partecipa alle gare per la decorazione del palazzo del Parlamento; a Roma, nel 1845-1846, entra in contatto con i nazareni. Stava sperimentando uno stile primitivo dal taglio chiaro, con effetti e colori delicati, quando Rossetti, nel marzo del 1848, gli si rivolse per lezioni di pittura. Successivamente condividerà i moduli della P.R.B., adottando la tecnica del fondo bianco umido, la minuzia di esecuzione, l’attenzione ai soggetti contemporanei, coltivando anche, unico del gruppo originario, la pittura di paesaggio.
Due sue opere sono particolarmente importanti nel quadro del realismo sociale dei preraffaelliti: La partenza dall’Inghilterra (1855) e Il lavoro (1852-1863). La prima è notevole anche dal punto di vista artistico. L’ovale del formato concentra l’immagine dignitosamente disperata della coppia di piccoli borghesi che si congedano dal loro paese.

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